DA COSA DIPENDE IL COLORE DELLE STELLE? Se in una notte serena e priva di Luna alzate gli occhi al cielo, vi accorgerete che ci sono stelle più o meno luminose di altre e con colori diversi che vanno dal bianco/azzurro all’arancione e forse vi sareste chiesti il perché. Se la luminosità dipende dalla distanza a cui si trova la stella e in parte anche dalle sue dimensioni, il colore che noi vediamo dipende esclusivamente dalla sua temperatura superficiale. Se una stella è “calda” il suo colore tenderà al bianco/azzurro; se è “fredda” tenderà invece alle varie tonalità di arancione. Ora però vediamo cosa si intende per “calda” o “fredda” o meglio che temperature raggiungono le stelle che noi vediamo brillare in cielo. Anzitutto si parla di temperatura superficiale di una stella, la sua fotosfera, che è quella che noi effettivamente vediamo. Se prendiamo come riferimento il nostro Sole sappiamo che la sua temperatura superficiale è sui 5.500 gradi centigradi. Se noi scomponiamo la sua luce tramite un apposito strumento (le gocce d’acqua in sospensione lo fanno naturalmente creando l’arcobaleno), otteniamo diverse informazioni tra le quali la sua composizione chimica e la sua temperatura superficiale. Ed è così che si procede con tutte le stelle che vogliamo studiare: si analizza lo spettro, cioè la scomposizione della sua luce per ottenere tutte le informazioni che ci interessano. Le stelle dell’immagine che vedete (presa da Focus) sono classificate in base alla luminosità apparente (cioè quella che noi vediamo dalla Terra). Per darvi invece un’idea delle temperature ve ne riporto alcune partendo dalle più “calde” alle più “fredde. Tra le più calde troviamo Rigel – Spica – Regolo – Achernar con temperature sui 14.000 gradi centigradi; poi troviamo Sirio – Vega – Altair – Fomalhaut con temperature si 10.000 gradi centigradi; a scendere Canopo e Procione con temperature dai 6.500/7.000 gradi; Polluce che avendo una temperatura tra i 5.000 e i 6.000 gradi è classificata nella stessa classe del nostro Sole (classe G); per finire con le più fredde Arturo e Aldebaran (classe K temperature dai 3.500 ai 5.000 gradi); Betelgeuse – Antares – Gacrux (classe M dai 1.000 ai 3.500 gradi).

